I giaggioli sono piante estremamente semplici da coltivare, come attesta la crescita spontanea di molte specie in terreni paludosi, in boschi ed in tanti altri tipi di terreni poco ospitali per altre piante certamente non meno eleganti e profumate dei giaggioli.
Se si è in procinto di piantare giaggioli è, però, preferibile scegliere un terreno neutro ben esposto al sole, ricordandosi che i periodi migliori per collocare nel terreno le giovani piante è a fine giugno oppure a inizio settembre.
Nel terreno scelto vanno quindi ricavati buchi profondi ciascuno una ventina di centimetri, perfetti per accogliere le "barbatelle", ovvero le talee con foglie e rizoma.
Una volta accomodata la barbatella nel solco, sempre mettendola in posizione obliqua, la si ricopre di terra e la si lascia crescere con serenità, ammirandola da lontano.
Solitamente non è, infatti, necessario prestare particolari cure al giaggiolo, a meno non si abbia scelto terreni che necessitano di concimazioni in quanto poveri di potassio e di altre sostanze nutritive essenziali per le piante.
Trascorsi un paio d'anni si ammirano le splendide piante di giaggiolo che possono in via generale essere raccolte dal terzo anno, preferendo come momento della raccolta il mese d'agosto e ricordandosi di mettere da parte "barbatelle" per le successive generazioni di giaggioli.